Una ricerca a cura dal Dottor Bahram H. Arjmandi, dell’Università della Florida, evidenzia come l’alimentazione contribuisce al benessere del nostro corpo. La prugna, nello specifico, è una vera miniera per la salute delle ossa.
“Noi siamo quello che mangiamo”, citava il filosofo Ludwig Feuerbach. Ed oggi, grazie a importanti passi avanti della ricerca scientifica, questa antica affermazione è un assioma.
“Se è vero che dobbiamo morire, facciamolo mantenendoci fino in età avanzata in salute e forza.” Queste, invece, sono le parole del Dottor Bahram H. Arjmandi, pronunciate a Milano, in occasione della sua tappa italiana nel corso della quale ha presentato i dati della sua ultima ricerca che traccia una panoramica sul benessere del corpo in relazione all’alimentazione, con un focus sulla salute delle ossa, invitando a considerare il cibo non solo come mero mezzo per sfamarci, ma soprattutto come alleato nella prevenzione di molte patologie.
La ricerca evidenzia come, oltre ai cibi contenenti calcio, anche una serie di cibi ricchi soprattutto di vitamina D, Boro, Silicio, Magnesio, Manganese e Acido Folico sono ugualmente preziosi alleati nella prevenzione dell’osteoporosi. Tra questi uno dei più importanti è la prugna della California, ricca di vitamina K e preziosa fonte di Manganese.
“È importante – racconta il Dott. Arjmandi – arricchire le nostre abitudini alimentari con la prugna. Oltre 30 anni di studi e ricerche mi hanno convinto che non esiste niente di paragonabile all’effetto delle prugne secche sul mantenimento ottimale della corretta densità ossea”.
Lo studio del Dr. Arjmandi mostra come l’assunzione di 50-100g di prugne secche contribuisce all’aumento della densità minerale ossea (DMO), in parte in ragione della soppressione della velocità di turnover osseo. 160 donne con osteopenia, in menopausa da 1-10 anni, hanno ricevuto giornalmente calcio e vitamina D, più 100g di prugne secche/die o 75g di mele essiccate/die, per un anno. Con l’assunzione di prugne secche, i valori di densità minerale ossea sono migliorati rispetto al basale per le pazienti di tutti i centri sottoposti al rilevamento, con aumento significativo della densità minerale ossea a livello dell’ulna e del rachide, rispetto al gruppo di controllo.
Un altro luogo comune che viene sfatato dall’indagine del Dottor Arjmandi riguarda il sesso dell’osteoporosi: non è soltanto la malattia degenerativa delle donna. I dati mostrano infatti una tendenza a crescere maggiormente per gli uomini in età avanzata.
Inoltre è bene sottolineare che le prugne, a differenza della maggior parte dei medicinali e degli integratori alimentari in forma chimica, non hanno controindicazioni: grazie alla loro composizione ricca di fibre e zuccheri naturali senza ‘zuccheri aggiunti’ sono adatte a tutti indistintamente, anche alle persone con problematiche di diabete o di ipertensione.
La parola d’ordine, dunque, sembra essere “riscoprire i frutti della terra”: mangiare cibi poco artefatti, cose semplici, con condimenti poco elaborati e senza zuccheri raffinati. Le prugne della California contribuiscono alla normale funzione intestinale, sono un’ottima fonte di potassio, che contribuisce alla normale funzione muscolare e aiuta a mantenere la pressione sanguigna a livelli normale, rinforzano le ossa. sono un’ottima fonte di vitamina K, che contribuisce alla normale coagulazione del sangue, sono una fonte di vitamina B6, che contribuisce alla normale formazione dei globuli rossi e al normale metabolismo dell’omocisteina, sono una fonte di manganese e rame, che contribuiscono alla normale formazione del tessuto connettivo. Queste sono solo alcune della caratteristiche e dei benefici delle prugne, vera miniera per la salute di tutto il corpo!