Nasce una nuova figura professionale, l’Alzheimer Personal Mind Trainer.
“Si possono combattere le malattie neurodegenerative se si parte dagli esordi – dichiara Maria Pia Cozzari, Presidente della cooperativa sociale Gocce di Memoria – e con questo progetto abbiamo voluto dare vita a una nuova dimensione della cura”- ha aggiunto la Cozzari.
Il progetto sperimentale presentato a Molfetta, é stato sviluppato dall’Antrhopos e dal Centro Diurno Gocce di Memoria.
“Il motto ispiratore è quello dell’assistenza silenziosa tra anima e realtà. Questa nuova figura professionale, rivolta ai pazienti con diagnosi precoce di Alzheimer, vuole essere un supporto psicologico e un reale accompagnamento nella quotidianità del lavoro, degli interessi e delle relazioni di ogni persona” – ha concluso Maria Pia Cozzari.
Traendo ispirazione dalla filosofia orientale incentrata sul silenzio e l’invisibilità, l’Alzheimer Personal Mind Trainer sostiene la persona nel rispetto della volontà, dei tempi e degli spazi di ogni paziente.
L’Alzheimer Personal Mind Trainer sarà la figura che garantirà, ai pazienti, agli esordi della malattia, continuità e assistenza terapeutica sostenendoli silenziosamente nella quotidianità.
In concreto l’Alzheimer Personal Mind Trainer si occuperà di elaborare un piano personalizzato di intervento permettendo al paziente affetto da malattia di restare nel proprio contesto familiare, lavorativo e in generale sociale, mantenendo nel più lungo tempo possibile la sua dignità.
Il progetto che è stato presentato durante il seminario che si è tenuto a Molfetta il 10 aprile dove Giulio Lancioni Ordinario di psicologia generale Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, Dipartimento di scienze mediche di base, neuroscienza e organi di senso e le psicologhe ha illustrato la dimensione attuale della ricerca nella malattia di Alzheimer.