La temperatura continua a salire, il picco toccherà punte oltre i 40 gradi, con afa notturna e umidità al 70%. E dunque è proprio il caso di dire: allarme afa, si salvi chi può!
Facile a dirsi, estremamente più difficile a farsi per anziani e disabili, costretti a rimanere nelle rispettive abitazioni a causa dei propri handicap, dei palazzi vecchi privi di ascensori, della mancanza di chi li aiuti a scendere le scale della propria abitazione, quando si tratta di stabili di vecchia costruzione privi di ascensore. Comunque, anche se i meteorologi assicurano che da metà settimana questa prima ondata di grande caldo dovrebbe finire, non è mai “troppo” ripetere i consigli utili ad affrontare temperature e umidità inusuali, soprattutto per salvaguardare i soggetti più deboli, ovvero bambini e anziani.
Quando incombono caldo e afa, un importante alleato per combatterli può essere l’alimentazione. Dobbiamo bere di più, mangiare di meno e più spesso, preferire frutta e verdura. Con il gran caldo il corpo si difende sudando e in questo modo perde liquidi e minerali. Per reintegrare i sali minerali che si perdono in abbondanza attraverso la sudorazione ed evitare disidratazione, è necessario mangiare molta frutta e verdura, magari sotto forma di centrifugati e frullati, molto graditi ad anziani e bambini. Pasti abbondanti o pesanti non sono in ogni caso consigliati.
Per compensare la perdita di sodio è consigliabile mangiare carne o pesce e formaggio. Anche se con le proteine non bisogna esagerare e preferire quelle più facilmente digeribili per non affaticare l’apparato digerente e prevenire le congestioni, non rare in questo periodo. Così il pesce è meglio della carne, il formaggio fresco è da preferire a quello stagionato. Anche gli amanti della pasta devono tenersi a freno: solo una volta al giorno e in modica quantità. Del pane, invece, è meglio mangiare solo la crosta per evitare i grassi contenuti nella mollica.
Gli anziani, per un problema di ormoni che non producono più, non si rendono conto di avere sete, mentre in realtà si disidratano molto facilmente. Bambini e nonni devono bere molto spesso, preferibilmente acqua oligominerale, ma anche succhi di frutta o frullati. Vanno bene anche i sorbetti e i gelati alla frutta. Non quelli alla crema: dopo una sensazione iniziale di fresco, come tutti i dolci pesanti e ricchi di burro, provocano più sete.
Ottimo il consiglio dei dieci bicchieri al giorno di acqua, “dose” ideale secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Bene anche il tè, soprattutto se tiepido, da evitare, invece, bevande gasate, in particolare se contengono caffeina e anche troppo caffè: sono diuretici e causano una perdita di liquidi invece di rimpiazzarli. È invece assolutamente vietato l’alcol, che è un vasodilatatore e aumenta la frequenza cardiaca con tutti i rischi che ne derivano. In ogni caso, le bevande non devono mai essere ghiacciate, perché il rischio di congestione è dietro l’angolo.
È raccomandato di indossare indumenti di fibra naturale (lino, cotone) perché il sintetico scalda e impedisce al corpo di emanare il calore. Quando si esce è consigliabile coprirsi anche il capo e fare attenzione anche agli occhi (le congiuntiviti sono frequenti, in questi casi) proteggendoli con occhiali da sole. Attenzione alle scottature: non solo quando si è al mare, in costume, la nostra pelle ha bisogno di protezione.
Non tutti lo possono fare, ma nei limiti del possibile sarebbe meglio, in questi giorni, soprattutto per bambini e anziani, uscire di casa al mattino presto e dopo il tramonto se l’aria si è rinfrescata. In ogni caso è bene arieggiare la casa il più possibile al mattino e poi chiudere i vetri e agganciare le imposte.
Attenzione all’uso dei condizionatori: è necessario non creare uno sbalzo di temperatura troppo elevato (al massimo di cinque o sei gradi) tra ambiente interno ed esterno. Bene, invece, il deumidificatore.
Se si osservano i consigli citati, il nostro corpo non dovrebbe uscire troppo provato dal gran caldo e dalla fastidiosissima umidità che ci stanno attanagliando, ma sono purtroppo possibili sensazione di svenimento, mancamento, cali di pressione: in tal caso, la miglior cosa da fare è distendersi subito, se possibile in un ambiente fresco e rimanere un po’ a riposo. E se il problema dovesse persistere, sarà bene chiamare il proprio medico curante…