Un bicchiere di vino si sa non ha mai fatto male a nessuno, anzi, spesso migliora l’umore delle persone e fa bene alla salute! La somministrazione di vino, o di alcolici in generale, nelle case di cura è un po’ controversa. Nonostante non siano vietati, molte strutture nel perseguire stili di vita sani tendono a non servire alcolici ai propri ospiti.
Il vino che effetti ha su un anziano?
A questa domanda hanno cercato di rispondere alcuni ricercatori americani che hanno condotto degli studi sugli effetti del vino somministrato nelle unità geriatriche e nelle case di cura. Gli studiosi hanno dimostrato come un consumo moderato di vino in età avanzata ha effetti benefici. Tra gli effetti positivi connessi alla assunzione di vino vi sono: maggiore interazione sociale, morale migliore, maggiore voglia di vivere, sonno più riposato la notte, minore uso di farmaci psicotropi. In particolare sono state osservate maggiori interazioni tra gli ospiti e il personale nelle case di cura. Per gli studiosi ciò è da attribuire a una maggiore autostima dei pazienti che vengono visti in modo diverso dagli operatori delle strutture. Come ben sappiamo, il vino è da sempre considerato simbolo di convivialità e di maturità, pertanto l’anziano attraverso la sua assunzione torna a sentirsi nuovamente adulto e parte di una comunità. Secondo i ricercatori, però, per poter promuovere un uso moderato di vino tra gli anziani sarebbe necessario educarli al valore del vino al fine di evitare l’insorgenza di dipendenze. Pertanto gli aspetti benefici sono molteplici ma non si possono trascurare quelli negativi, primo fra tutti l’interazione con i farmaci. L’accostamento di alcol con l’assunzione di farmaci può avere effetti indesiderati, per questo motivo in presenza di terapie farmacologiche è opportuno non bere neanche un bicchiere di vino.
Redazione Terzaeta.com