La relazione con una persona affetta da Alzheimer, o demenza, può essere complessa, soprattutto quando si tratta della persona amata. Man mano che la memoria diminuisce i ruoli all’interno della coppia cambiano. La persona affetta da Alzheimer può non essere più in grado di compiere determinati compiti come, ad esempio, svolgere le faccende domestiche, fare la spesa, pagare le tasse ecc. Persino prendere decisioni importanti diventa un’attività complessa. Il declino cognitivo del proprio partner, e di conseguenza i cambiamenti che inevitabilmente ci sono nel rapporto di coppia, provocano spesso un gran dolore sia nei caregiver che nei loro compagni. Non si è più in grado d’avere la stessa intimità fisica ed emotiva d’un tempo. Il desiderio sessuale si affievolisce. La malattia influenza il modo di sentire e di agire, cambiando persino il modo in cui la persona esprime il proprio desiderio di compagnia o di intimità.
Le persone malate di Alzheimer potrebbero diventare più aperte e interessate al sesso o al contrario non provare nessun interesse. La depressione, così come i farmaci e le malattie fisiche possono causare un ridotto interesse per il sesso. Con il progredire della malattia il comportamento intimo e sessuale diventa sempre più imprevedibile e difficile da comprendere. E’ necessario affrontare con il proprio partner i vari cambiamenti per evitare che generino frustrazione nel proprio rapporto e nella propria intimità. Capito spesso che la frustrazione, insieme ad altri fattori come, ad esempio, la mancanza di comprensione, possa condurre la coppia a soddisfare i propri bisogni in modo non sempre comprensibili. Dopo lo sviluppo della malattia, le coppie spesso sono in grado di mantenere una relazione intima per molti anni. In presenza di cambiamenti tali da influenzare la relazione fisica è bene ricordare che ogni coppia ha il proprio modo di gestire i cambiamenti e che non esistono delle ricette valide per tutti.
RedazioneTerzaeta.com
