Quello delle truffe agli anziani rappresenta un fenomeno, crescente, che colpisce sempre più frequentemente le persone vulnerabili che trascorrono molto tempo a casa da soli, a causa di un isolamento spesso causato dall’età o dalla lontananza dagli affetti. Inoltre, non è raro che le persone anziane nascondano all’interno della propria abitazione denaro e oggetti preziosi e che tendano a fidarsi degli estranei che si qualificano con tecnici o dipendenti di aziende note, aprendo la porta. Negli ultimi tempi, le truffe a danno di persone anziane stanno assumendo caratteristiche diversificate poiché possono avvenire in molteplici contesti e con modalità diversificate. Che si tratti di impersonare funzionari statali o di affermare di offrire assistenza finanziaria, i truffatori sono implacabili nel tentativo di truffare gli anziani.
“Signora suo figlio è in pericolo. Deve pagare per farlo uscire dai guai”. Oppure: «Siamo i tecnici del gas dobbiamo controllare il contattore». Queste sono alcune delle frasi che i truffatori utilizzano al telefono per intimidire le persone anziane e raggirarle al fine di estorcere denaro. Gli escamotage ormai non si contano più, dal figlio vittima di un incidente stradale o arrestato, alle truffe telematiche per approfittarsi di conti correnti e depositi, l’inventiva dei truffatori non conosce limiti. Indipendentemente dal tipo di truffa perpetrata ai danni delle persone anziane, il semplice fatto di essere preso di mira dai truffatori può anche influire sulla loro salute mentale e cambiare il loro modo di vedere il mondo.
Le nuove misure
Quello delle truffe agli anziani è stato definito dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, un fenomeno allarmante, tanto da avviare la caccia ai falsi funzionari, dando la possibilità alle forze dell’ordine di effettuare gli arresti in flagranza di reato. Nel ddl Sicurezza approvato dal Consiglio dei ministri arriva una repressione più incisiva del crescente fenomeno delle truffe agli anziani con inasprimento delle pene per chi le attua.
In Italia, in media 70 anziani al giorno sono vittime di truffa, presi di mira perché soli, fragili, a volte privi di una rete familiare. Dall’esame dei dati relativi alle vittime con età pari o superiore a 65 anni forniti dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale emerge che, allo scorso 31 agosto, gli anziani vittime di comportamenti fraudolenti ammontavano a 21 mila 924, con una variazione percentuale in aumento del +28,9 % rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. I numeri sono allarmanti non solo perché in aumento, ma anche perché in controtendenza con i dati totali delle truffe che invece sono leggermente calati.
Il pacchetto sicurezza dedica un nuovo comma alla specifica ipotesi di truffa aggravata, sanzionata più gravemente, che prevede una pena da 2 a 6 anni e una multa da 700 a 3 mila euro. In tal modo viene concessa l’applicazione della misura cautelare in carcere. Per questa nuova fattispecie di reato, inoltre, è previsto l’arresto in flagranza. Obiettivo è quello di rendere la vita difficile a tutti coloro che provano a farsi consegnare denaro e oggetti preziosi dalle persone anziane o comunque da soggetti vulnerabili.
Oltre all’inasprimento delle pene, è necessaria una campagna di prevenzione contro le truffe. Il Ministero dell’Interno ha destinato una quota di due milioni di euro del Fondo Unico di Giustizia alla realizzazione di iniziativa ad hoc, tra campagne divulgative e interventi di supporto anche psicologico