L’invecchiamento si sa è una delle verità più scomode della vita. Man mano che si va avanti con l’età, la nostra salute tende a peggiorare, siamo più soggetti a malattie e a problemi di salute come l’ictus. Secondo i dati del Ministero della Salute, l’ictus è la prima causa di disabilità in Italia, la seconda di demenza e la terza di morte. Nell’80% dei casi ha origine da un’ischemia e colpisce soprattutto le persone over 65. Riconoscere i segnali e i fattori di rischio può fare la differenza. In questo articolo parleremo della correlazione tra età e rischio ictus, le altre cause di ictus e i suggerimenti per prevenire questa malattia.
Cos’è un ictus?
L’ictus è un danno cerebrale causato dalla mancanza di un adeguato flusso di sangue al cervello per la chiusura o la rottura di un’arteria. Poiché il cervello ha bisogno di sangue e ossigeno per sopravvivere, gli ictus possono causare danni alle cellule cerebrali e provocare disabilità permanente o addirittura la morte.
Esistono due categorie principali di ictus:
- Ictus ischemico: è il più frequente, si verifica quando l’afflusso di sangue a una parte del cervello viene bloccato o ridotto. Ciò impedisce al cervello di ricevere sangue e sostanze nutritive. Le cellule cerebrali iniziano a morire in pochi minuti. Negli anziani può essere causato da aterosclerosi o ipertensione.
- Ictus emorragico: si verifica quando un vaso sanguigno nel cervello ii rompe o perde e il sangue invade il tessuto cerebrale. Il sangue aumenta la pressione sulle cellule cerebrali e le danneggia. Questa è una forma più grave di ictus in quanto conduce alla morte nel 50% dei casi.
In alcuni casi può accadere che l’ictus ischemico abbia una durata limitata nel tempo, dando origine a quello che viene definito attacco ischemico transitorio (TIA). Gli attacchi ischemici transitori sono ostruzioni temporanee del flusso sanguigno al cervello che causano gli stessi sintomi di ictus di qualsiasi altro ictus ma con una durata più breve. Un TIA dura solo pochi minuti e non causa danni permanenti. Sebbene il termine “mini ictus” sembri implicare che questi incidenti siano meno gravi, spesso può essere un avvertimento. Circa 1 persona su 3 affetta da TIA avrà un ictus, di cui circa la metà si verifica entro un anno dal TIA.
I sintomi
Quando si verifica un’interruzione del flusso sanguigno oppure uno sversamento di sangue in un’area del cervello le cellule nervose li presenti iniziano a morire. Per questo motivo le funzioni neurologiche controllate da quell’area specifica, come ad esempio, il movimento di un braccio o di una gamba, il linguaggio, la vista, l’udito ecc. possono andare perse.
Le persone anziane sono più soggette a questa pericolosa condizione a causa dell’indebolimento dei sistema circolatorio e di altre condizioni mediche preesistenti, come aterosclerosi, diabete, ipertensione, fibrillazione atriale. Per loro le conseguenze possono essere estremamente serie con un più alto tasso di mortalità.
I principali sintomi dell’ictus possono essere ricordati con la parola FAST (veloce):
- Face (viso): il viso potrebbe cadere da un lato, la persona potrebbe non essere in grado di sorridere o la bocca o gli occhi potrebbero essere caduti.
- Arms (braccia): la persona con sospetto ictus potrebbe non essere in grado di sollevare le braccia e mantenerle in posizione a causa della debolezza o intorpidimento.
- Speech (discorso):il modo di parlare della persona potrebbe essere confuso oppure la persona potrebbe non essere in grado di parlare nonostante sembri sveglia.
- Time (ora): è ora di chiamare il 118 in presenza di uno di questi sintomi.
Fattori di rischio
Essendo un evento neurologico complesso che coinvolge sia il sistema nervoso che il sistema cardiovascolare, l’ictus può essere causato da una varietà di fattori. Sfortunatamente per gli anziani, l’età è un fattore di rischio per l’ictus che sfugge al loro controllo. Sebbene gli ictus siano possibili a qualsiasi età, il rischio di ictus aumenta drasticamente con l’età avanzata. Oltre il 70% di tutti gli ictus si verificano in persone di età superiore ai 65 anni.
Quando si considerano le cause dell’ictus negli anziani, alcuni fattori possono essere evitati mentre altri sono un po’ più difficili da aggirare.
Fattori di rischio legati allo stile di vita
- Essere in sovrappeso o obesi
- Bere molto
- Non fare attività fisica
- Uso di droghe
Fattori di rischio medico
- Colesterolo alto
- Ipertensione
- Fumo
- Diabete
- Malattie cardiovascolari
Conseguenze dell’ictus negli anziani
Le conseguenze dell’ictus non sono uguali per tutti, ovviamente variano in base alla gravità dell’evento, della zona del cervello colpita, delle condizioni cliniche preesistenti.
Tra le conseguenze principali dell’ictus vi sono:
- Problemi di comunicazione
- Ansie e depressione
- Perdita cognitiva
- Disabilità fisica
Trattamento e recupero
Cosa fare in caso di ictus? La prima cosa da fare è portare la persona colpita da ictus immediatamente in ospedale. Il trattamento dipende dal tipo di ictus che si ha, inclusa la parte del cervello colpita e la causa. Gli ictus generalmente vengono trattati con farmaci pe prevenire e sciogliere i coaguli di sangue, ridurre la pressione sanguigna e ridurre i livelli di colesterolo. Portare i pazienti colpiti da ictus in ospedale immediatamente.
Le persone che sopravvivono a un ictus spesso presentano problemi a lungo termine a causa delle lesioni del cervello. Alcuni necessitano di un lungo periodo di riabilitazione prima di poter acquisire la propria indipendenza. Altri invece non si riprenderanno mai completamente e necessitano di un sostegno continuo.