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Salute e BenessereEpicondilite o “Gomito del Tennista”

Epicondilite o “Gomito del Tennista”

L’epicondilite, comunemente conosciuta come “gomito del tennista”, è una condizione che provoca dolore al gomito, solitamente nella parte esterna, ma può anche interessare altre aree. Questo disturbo si verifica quando i tendini che collegano i muscoli dell’avambraccio all’osso del gomito si infiammano o si irritano. Sebbene il nome faccia pensare che sia una condizione che riguarda solo i tennisti, l’epicondilite può in realtà colpire chiunque utilizzi frequentemente il braccio e il polso per movimenti ripetitivi. Persone che svolgono lavori manuali, come baristi, elettricisti o addetti alle pulizie, sono particolarmente a rischio. L’infiammazione tende a manifestarsi quando i movimenti ripetitivi sottopongono il tendine a uno sforzo eccessivo, causando danni che portano a dolore e irritazione.

2) Cause e fattori di rischio

L’epicondilite è principalmente causata dall’uso eccessivo e ripetitivo dei muscoli dell’avambraccio. Quando si eseguono frequentemente gli stessi movimenti con il polso o il braccio, come colpire una pallina con la racchetta, usare strumenti come un martello o anche semplicemente usare il mouse del computer per periodi prolungati, i tendini del gomito possono essere sottoposti a uno stress eccessivo. Questo stress può provocare dolore ai tendini. I movimenti coinvolti possono essere di estensione del polso o di rotazione del gomito, simili a quelli che si fanno, ad esempio, quando si strizzano i panni o si avvitano delle viti.

Tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo dell’epicondilite troviamo:

  • Età: questa condizione è più comune tra le persone di età compresa tra i 30 e i 50 anni.
  • Lavori manuali: chi svolge lavori che richiedono movimenti ripetitivi delle mani o che comportano l’uso di strumenti manuali pesanti è a maggiore rischio.
  • Sport: alcuni sport, come il tennis, il golf o il baseball.
  • Movimenti ripetitivi: qualsiasi attività che richiede movimenti ripetitivi del polso e del braccio, anche non sportiva, può contribuire all’insorgenza di questa condizione.

3) Segni e sintomi

Il sintomo più comune dell’epicondilite è il dolore localizzato sul lato esterno del gomito. Questo dolore può estendersi lungo l’avambraccio fino a raggiungere il polso. Il dolore può svilupparsi gradualmente, diventando sempre più intenso nel tempo, oppure può comparire all’improvviso, spesso dopo un’attività particolarmente intensa. Il dolore tende a peggiorare con l’uso del braccio, specialmente quando si eseguono movimenti come stringere la mano, sollevare oggetti, girare una maniglia o effettuare movimenti di rotazione del polso.

Oltre al dolore, altri sintomi includono:

  • Debolezza: si può avvertire una riduzione della forza nell’avambraccio.
  • Rigidità: il gomito può sembrare rigido e meno flessibile, soprattutto al risveglio o dopo un periodo di inattività.
  • Dolore al tatto: il gomito può essere particolarmente sensibile al tatto, alla pressione o al movimento passivo dopo un periodo di immobilità, come quando si dorme.

4) Terapie e trattamenti

Il trattamento dell’epicondilite varia a seconda della gravità dei sintomi e della durata della condizione. Solitamente, viene adottato un approccio combinato per alleviare il dolore e favorire la guarigione del tendine. Ecco alcune delle opzioni di trattamento più comuni:

  • Riposo: è importante evitare le attività che causano dolore per dare ai tendini il tempo di guarire. Tuttavia, un riposo eccessivo potrebbe, in alcuni casi, peggiorare la situazione, per cui è utile bilanciare il riposo con un’attività leggera e controllata. In alcuni casi, l’uso di un tutore può aiutare a immobilizzare il gomito e ridurre lo stress sui tendini.
  • Ghiaccio: l’applicazione di ghiaccio sul gomito per 10-15 minuti alla volta può contribuire a ridurre il dolore e il gonfiore, soprattutto nelle fasi iniziali dell’infiammazione.
  • Farmaci: antidolorifici come l’ibuprofene o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere utilizzati per ridurre l’infiammazione e il dolore associato all’epicondilite.
  • Fisioterapia: la fisioterapia può essere molto efficace nel trattare l’epicondilite. Gli esercizi di stretching e rafforzamento specifici per i muscoli dell’avambraccio possono migliorare la flessibilità e la forza, riducendo lo stress sui tendini e accelerando la guarigione.
  • Terapia con onde d’urto: questa tecnica utilizza onde sonore per stimolare la guarigione dei tendini, promuovendo il recupero.
  • Infiltrazioni: in alcuni casi, possono essere somministrate iniezioni di farmaci per ridurre il dolore.
  • Chirurgia: se i trattamenti conservativi non risultano efficaci e il dolore persiste per un periodo prolungato, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

5) Prognosi

La prognosi per l’epicondilite è generalmente positiva, soprattutto se la condizione viene trattata tempestivamente. La maggior parte delle persone con epicondilite guarisce completamente con il giusto trattamento. È importante seguire le indicazioni del medico e del fisioterapista per assicurarsi un recupero completo.

Dott. Gianluca Leone (Fisioterapista)

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