In Emilia Romagna torna l’incubo dell’alluvione del 2023. Forti piogge e temporali hanno riportato la regione in una situazione critica. La notte scorsa, diverse città sono finite nuovamente sott’acqua a causa della tracimazione di alcuni fiumi. Molte strade sono impraticabili e i collegamenti ferroviari in alcune zone sono stati temporaneamente sospesi. Le città più colpite sono Faenza e Castel Bolognese nel Ravennate. Più di mille persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni.
In numerosi comuni, le autorità locali hanno deciso di chiudere le scuole per garantire la sicurezza degli studenti e del personale. Ridotto il trasporto pubblico locale e molte aziende hanno sospeso l’attività. Alto il rischio di smottamenti e frane nelle zone montane, dove si sta costantemente monitorando la situazione.
La Protezione Civile è al lavoro con tutte le sue forze per gestire l’emergenza. Dalla giornata di ieri molte squadre di soccorso sono state dislocate nelle zone più a rischio per assistere adeguatamente le persone le persone evacuate e per mettere in sicurezza gli argini dei fiumi.
Anche nel capoluogo emiliano, nella notte, si sono registrate alcune specifiche criticità in particolare nella zona di San Ruffillo e zona Birra, dove sono state evacuate precauzionalmente una sessantina di persone, la maggior parte salendo ai piani superiori o con sistemazioni autonome da amici o parenti.
In queste ore si continua a guardare con apprensione alle previsioni meteo: “Nelle prossime ore si prevedono ancora precipitazioni intermittenti tra deboli e moderate in particolare sul settore centro-orientale della regione”, rende noto Arpae.