Con l’ultima manovra di bilancio, l’Italia fa un ulteriore passo verso la digitalizzazione della sanità. La nuova legge di bilancio introduce la “ricetta elettronica permanente” per tutte le prescrizioni mediche. Una novità che, dal 2025, renderà ancora più semplice e immediato il processo di prescrizione e ritiro dei farmaci, puntando a migliorare l’efficienza del sistema sanitario e a offrire ai cittadini una sanità più moderna e accessibile.
Nel 2025, tutte le ricette mediche diventeranno digitali, sia quelle “rosse”, ossia quelle utilizzate per i farmaci del Servizio sanitario nazionale, sia quelle “bianche”, utilizzate invece per i farmaci a totale carico dei cittadini. Ad annunciarlo il ministro della Salute, Orazio Schillaci, confermando l’approvazione del Consiglio dei ministri del dl Semplificazioni. L’obiettivo è quello di semplificare la gestione delle prescrizioni sanitarie a livello nazionale e migliorare il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva. Novità che diventerà effettiva con la pubblicazione in gazzetta Ufficiale, prevista entro fine anno.
La digitalizzazione delle ricette, già prevista nel disegno di legge sulle semplificazioni, è stata inclusa direttamente nella manovra di bilancio per accelerare il processo di approvazione.
Vantaggi per i pazienti e il sistema sanitario
L’introduzione della ricetta elettronica permanente comporta una serie di benefici sia per i cittadini sia per il sistema sanitario:
- Riduzione dei costi e del carico di lavoro: La permanenza della ricetta digitale ridurrà il numero di visite mediche richieste solo per ottenere nuove prescrizioni, alleggerendo il carico di lavoro dei medici e permettendo loro di dedicare più tempo ai casi complessi.
- Miglior accesso per i pazienti cronici: Per coloro che necessitano di terapie a lungo termine, come gli anziani o chi soffre di malattie croniche, questa novità evita viaggi frequenti presso gli studi medici, facilitando il monitoraggio delle cure.
- Tracciabilità e sicurezza: Il sistema elettronico permette di tracciare le prescrizioni e la loro erogazione, migliorando la trasparenza e la sicurezza del processo di ritiro dei farmaci e riducendo il rischio di errori di somministrazione.
- Sostenibilità: La diminuzione di documenti cartacei e di spostamenti rende il sistema più eco-sostenibile, allineandosi agli obiettivi di sostenibilità ambientale.
I dubbi dei medici e le sfide tecnologiche
L’art. 54 della legge stabilisce che tutte le prescrizioni legate al Servizio sanitario nazionale e Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile, oltre quelle a carico dei cittadini, dovranno essere emesse in formato elettronico. L’articolo però non prevede delle sanzioni o obblighi per chi non usa le ricette elettroniche. L’innovazione, per quanto apprezzabile, incontra anche alcune resistenze da parte dei medici, preoccupati per la stabilità e l’affidabilità del sistema digitale. Molti professionisti segnalano problemi frequenti nei sistemi CUP e temono che la ricetta elettronica permanente possa ampliare i disservizi se non supportata da un’infrastruttura solida e ben collaudata. Bug, rallentamenti o interruzioni del servizio potrebbero compromettere il ritiro dei farmaci, causando disagi soprattutto per i pazienti in situazioni critiche. Un’altra questione riguarda le difficoltà che potrebbero incontrare i pazienti più anziani con l’uso delle ricette elettroniche.