Oggi, 20 novembre 2024, medici, infermieri e altri professionisti sanitari hanno indetto uno sciopero nazionale di 24 ore per denunciare le condizioni critiche della sanità pubblica italiana. La mobilitazione è stata promossa dai sindacati Anaao-Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up, con una manifestazione centrale a Roma, in Piazza Santi Apostoli. Dalle prime informazioni che arrivano dai diversi territori, le percentuali di adesione allo sciopero di oggi di medici, dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari, sono molto alte, con punte fino all’85%.
Le ragioni dello sciopero
Lo sciopero nazionale è in corso dalla mezzanotte di oggi contro la legge di Bilancio 2025 considerata “deludente”. La protesta punta i riflettori su diversi problemi strutturali:
- Finanziamenti insufficienti: le legge di Bilancio conferma la riduzione del finanziamento per la sanità rispetto a quanto annunciato. I fondi dedicati ai contratti e al miglioramento delle infrastrutture sono considerati inadeguati.
- Carenza di personale: la fuga di medici all’estero e la mancanza di nuove assunzioni stanno mettendo in ginocchio ospedali e ambulatori.
- Condizioni di lavoro inaccettabili: turni massacranti, rischio di aggressioni e una crescente burocratizzazione hanno reso il lavoro sanitario sempre meno attrattivo.
L’impatto sui servizi
L’adesione allo sciopero ha raggiunto punte dell’85% in alcuni territori, con la sospensione di circa 1,2 milioni di prestazioni programmate, tra cui 15.000 interventi chirurgici e 100.000 visite specialistiche. Sono tuttavia garantiti i servizi di emergenza, come il pronto soccorso e le terapie intensive.