Quadro clinico “complesso” per papa Francesco, ricoverato da venerdì scorso al policlinico Gemelli di Roma per il riacutirsi di un’infezione alle vie respiratorie. Secondo quanto riferito dal portavoce del Vaticano, il papa dovrà restare in ospedale per una “degenza ospedaliera adeguata”. Non è stato specificato il numero di giorni per cui sarà ricoverato, ma molto probabilmente non sarà una degenza breve.
Gli esami medici hanno fatto emergere un quadro clinico complesso e un’origine “polimicrobica” dell’infezione. Nonostante l’assenza di febbre, è stato necessario rimodulare la terapia in corso, così come la degenza in ospedale.
Nei giorni scorsi, papa Francesco è stato costretto a disdire la sua partecipazione ad alcuni impegni, fra cui l’Angelus, la tradizionale predica della domenica in Vaticano e la prossima udienza generale prevista per mercoledì 19 febbraio.
Nonostante la situazione delicata, il papa mantiene il suo spirito forte e la sua attenzione ai temi sociali. Dall’ospedale, domenica, ha seguito la messa in televisione e ha effettuato una telefonata alla parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, esprimendo la sua vicinanza alle 600 persone rifugiate nella chiesa a causa del conflitto in corso. “Il Papa ci ha chiamati venerdì e sabato, era di buon umore, la voce un po’ affaticata, ma ha voluto sapere come stiamo. Un collaboratore gli ha passato il telefono e ha potuto parlare con noi. Ieri invece ha riposato e sapevamo che non avrebbe telefonato”, ha detto al Tgcom24 uno dei responsabili della parrocchia.
Il ricovero del Pontefice riporta l’attenzione sulle sue condizioni di salute, già messe alla prova negli ultimi anni da vari problemi, tra interventi chirurgici e difficoltà respiratorie. In attesa di ulteriori aggiornamenti, il mondo cattolico resta in apprensione, pregando per una pronta guarigione.