Federico Ghia (detto Rico) è nato il 15 ottobre 1909 a Ponti, alla cascina Cagnoletta, da una famiglia di contadini che successivamente si trasferì a Carentino. I suoi genitori, papà Francesco e mamma Felicina, avevano altri quattro figli: Florina, Lisa, Sestina e Quinto.
Riuscì ad evitare il fronte della Seconda Guerra Mondiale. Durante la sua vita è stato occupato nei più svariati lavori. Prima in Germania come sbavatore in un’impresa di bitume, poi, rientrato in Italia, il muratore a Genova. Si trasferì a Valmadonna e lavorò per 9 anni in una fabbrica di argenti. Dopo la pensione ritornò nel suo paese natìo Ponti, dove vi rimase a vivere da solo fino a 4 anni fa.
Nel suo tempo libero amava dedicarsi a due grandi passioni: coltivare l’orto e giocare per ore a carte con gli amici. Uomo mite, attento, parsimonioso e puntiglioso. Non si sposò mai, anche se Rico racconta che non gli sono affatto mancate le occasioni. “…Lei era una bella ragazza, si chiamava Rita… una sera siamo andati a ballare a Sessame ma lei ha danzato con un altro… abbiamo litigato e le ho detto che era l’ultima volta che la portavo a ballare… L’ho lasciata lì ed è finito tutto…”.
Ci fu un’altra occasione con Pierina, ma di nuovo il rapporto naufragò. Per Rico comunque il fatto di non essersi sposato non fu un problema, anzi, afferma che ha risparmiato tante energie ed è proprio questo l’elisir di longevità.
Da circa 4 anni vive all’Rsa Monsignor Capra di Acqui Terme, dove si è ben integrato e si fa voler bene da tutti. Le gambe e l’udito di Rico non sono più quelli di una volta, ma ha ancora una buona memoria. È una persona che ama stare in compagnia e perciò partecipa volentieri alle attività di animazione che vengono proposte quotidianamente nella struttura.
Alla festa di compleanno, svoltasi il 16 ottobre presso la Rsa Monsignor Capra, Rico, con i baffi ben curati, ha spento le 108 candeline attorniato da nipoti, pronipoti e cugini. A festeggiarlo c’erano anche il Vescovo Micchiardi e i sindaci di Acqui Terme e di Ponti.
Tra canti, balli e brindisi con torta e salatini, si è festeggiato il più vecchio della provincia di Alessandria.