È uno stato psichico caratterizzato da sentimenti di malinconia, abbattimento, e talvolta di scoramento, cui molto spesso si accompagna, sul piano fisico, l’astenia, cioè una condizione più o meno accentuata di fiacchezza e prostrazione. Quindi la depressione è uno stato psicofisico consistente nel venir meno delle energie morali e fisiche del soggetto.
Sintomi
La depressione si manifesta attraverso una serie di sintomi fondamentali, come calo dell’interesse e del piacere nelle attività giornaliere, abbassamento del tono dell’umore, sentimenti di colpa e di disistima, pensieri di morte e di suicidio, agitazione e rallentamento psicomotorio, disturbi del sonno, disturbi dell’alimentazione, stanchezza e mancanza di energia, difficoltà di concentrazione, persistente insicurezza.
Cause
Può essere dovuta a malattie mentali di tipo melanconico o a malattie infettive gravi, anemie, tumori maligni, dispepsie di origine gastrica o epatica, nevrastenie. Altre volte, come già detto, può essere dovuta a gravi disgrazie o delusioni affettive (morte del coniuge, di un familiare o di un amico, divorzio, separazione, grave malattia, pensionamento, perdita del lavoro, sfratto, problemi economici). Nelle donne non è rara una depressione da menopausa.
Alcuni studi hanno rivelato nei pazienti depressi un’anomalia dei neurotrasmettitori noradrenalina e serotonina a livello delle sinapsi nervose presenti nel cervello. Un calo di serotonina, infatti, sembrerebbe scatenare i sintomi della depressione: insonnia, inappetenza, riduzione motoria, intellettiva e della libido, aumento dell’ansia, irascibilità e voglia di farla finita con tutti e con tutto. Con la diminuzione della noradrenalina, invece, arrivano anche la facile affaticabilità e la insufficiente capacità di concentrazione.
Cura
Per la cura della depressione è opportuno associare alla terapia farmacologica anche la psicoterapia. La terapia farmacologica è spesso soggetta a delle controindicazioni. Infatti, quella basata sui farmaci antidepressivi (triciclici) va ad interferire con più di un neurotrasmettitore, oltre alla serotonina, con conseguente manifestazione di numerosi effetti collaterali quali stipsi, sonnolenza, tremori, aumento del peso, tachicardia, bocca secca, disturbi nell’articolazione della parola, capogiri, insonnia. Altro gruppo di farmaci sono gli IMAO (inibitori della monoaminossidasi) e i RIMA (inibitori reversibili delle MAO-A) efficienti soltanto in specifici disturbi dell’umore. È preferibile che sia sempre il medico specialista a prescriverli, in quanto in grado di evitare gli effetti collaterali (insonnia, impazienza, ansia, agitazione, convulsioni).
Oggi, comunque, esiste una serie di nuovi farmaci antidepressivi chiamati SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione serotoninergica) che agiscono molto più specificamente proprio sulla serotonina, evitando così molti degli effetti collaterali caratteristici dei vecchi antidepressivi. Questi farmaci possono essere tranquillamente utilizzati nella terapia dei pazienti anziani che spesso, oltre alla depressione, sono affetti anche da patologie cardiovascolari o ipertrofia prostatica.