Un ragazzo cinese di 19 anni è la persona più giovane a cui sia mai stata diagnosticata la malattia di Alzheimer (AD). E’ quanto si apprende da uno studio pubblicalo da un Team di esperti dell’ospedale di Xuanwu, guidato da Jia Jianping dell’Innovation Center for Neurological Disorders, e pubblicato nella rivista medica Journal of Alzheimer’s Disease.
Gli studiosi hanno confermato che l’AD non è più una malattia esclusiva degli anziani tanto che il dott. Jia ha chiesto una maggiore attenzione alla possibilità che l’Alzheimer si verifichi nei giovani, diventando un problema impegnativo in futuro.
Secondo gli autori della ricerca, il diciannovenne ha iniziato a sviluppare disturbi della memoria a 17 anni, ossia due anni prima d’essere indirizzato al Centro di innovazione per i disturbi neurologici, ove gli è stata diagnosticata la malattia a 19 anni. Il ragazzo ha iniziato dapprima ad avere difficoltà a concentrarsi sui suoi studi liceali, successivamente, un anno dopo, ha subito una significativa perdita di memoria a breve termine, incapacità di ricordare gli eventi del giorno precedente o dove erano conservati gli effetti personali, oltre a difficoltà di lettura e reazioni lente, secondo il team di Jia.
Il paziente in seguito ha continuato a soffrire di un graduale declino della memoria, faticando persino a ricordare di aver mangiato. Di conseguenza, il paziente ha dovuto abbandonare la scuola superiore. Dalla ricerca è emerso che il diciannovenne non ha una storia familiare di AD né di altre cause di compromissione della memoria come problemi genetici, infezioni o altre malattie.
Dal momento che il primo caso di Alzheimer è stato segnalato nel 1906, è opinione diffusa che l’AD si manifesti principalmente negli anziani. L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa cronica con insorgenza lenta e graduale perdita di cognizione, memoria e parola e un aumento dei disturbi mentali nel tempo, che alla fine porta all’incapacità di prendersi cura di se stessi. Attualmente è difficile curare la malattia. Ci sono due tipi di morbo di Alzheimer, familiare e sporadico. Circa il 15% dei pazienti con AD ha il tipo familiare e si manifesta di solito verso i 50 anni, pochissimi sviluppano sintomi a 20 o 30 anni. La maggior parte dei casi di AD sono sporadici ed è più comune nelle persone di età superiore ai 65 anni.
Per quanto riguarda il diciannovenne, gli studiosi non hanno detto che tipo di trattamento o supporto riceverà il loro giovane paziente, ma hanno detto che intendono seguirlo a lungo termine per comprendere meglio la sua condizione.