L’Alzheimer, una delle principali sfide della medicina moderna, vede un nuovo alleato nella lotta alla malattia: il farmaco Lecanemab. Dopo un iniziale scetticismo, il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell’Ema, ha concesso il via libera alla sua commercializzazione. Tuttavia, l’approvazione è accompagnata da restrizioni importanti: il farmaco sarà disponibile solo per una specifica categoria di pazienti. Il Chmp “ha raccomandato di concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio per Leqembi, per il trattamento del deterioramento cognitivo lieve (problemi di memoria e pensiero) o della demenza lieve dovuta all’Alzheimer in pazienti che hanno solo una o nessuna copia di ApoE4, una certa forma del gene per la proteina apolipoproteina.
Cos’è Lecanemab?
Lecanemab è un anticorpo monoclonale progettato per agire su uno dei principali responsabili dell’Alzheimer: l’accumulo di placche di beta-amiloide nel cervello. Una proteina anomala che si deposita nel cervello dei pazienti affetti da Alzheimer. Questo farmaco mira a rallentare il declino cognitivo nei pazienti in stadio precoce della malattia, prima che i sintomi diventino troppo debilitanti.
Chi può accedere al trattamento?
L’approvazione dell’Ema non è estesa a tutti i pazienti con Alzheimer. Lecanemab sarà distribuito attraverso un programma di accesso controllato, per garantire che venga utilizzato solo nella popolazione di pazienti raccomandati, ossia:
- Pazienti con lieve deterioramento cognitivo (MCI) o Alzheimer in fase iniziale;
- Coloro che presentano livelli rilevabili di beta-amiloide tramite test specifici.
La somministrazione del farmaco richiede un monitoraggio medico rigoroso, data la possibilità di effetti collaterali significativi, tra cui edemi cerebrali. Proprio per ridurre il rischio di effetti collaterali gravi come le Aria- Le Aria, infatti, si manifestano in due forme principali: Aria-E, che comporta un accumulo di liquido nel cervello (edema), e Aria-H, caratterizzata da piccole emorragie cerebrali – il Chmp ha stabilito l’adozione di specifiche misure preventive. I pazienti dovranno effettuare risonanze magnetiche prima di iniziare il trattamento e prima della quinta, settima e quattordicesima dose.
Il futuro della lotta all’Alzheimer
Lecanemab segna una nuova era nella gestione dell’Alzheimer. Nonostante il suo uso limitato solo ad alcuni pazienti, il farmaco offre una speranza concreta ai pazienti, in particolare per coloro che si trovano nelle fasi iniziali della malattia per i quali la progressione della stessa può essere contrastata.