Il Governo ha approvato, nel Consiglio dei ministri del 25 gennaio 2024, il decreto attuativo di una legge delega approvata lo scorso anno sulla riforma dell’assistenza agli anziani. Il Decreto legislativo stanzia 1 miliardo in due anni per avviare la riforma, attesa da tempo, dell’assistenza e dell’invecchiamento attivo. Si tratta di una riforma considerata particolarmente importante «Un provvedimento estremamente innovativo che punta a costruire un nuovo modello di welfare e che permetterà di dare risposte concrete ai bisogni dei nostri oltre 14 milioni di anziani, di cui 3,8 non autosufficienti», ha spiegato, in un’intervista su l’Avvenire, la viceministra del Lavoro Maria Teresa Bellucci (Fdi).
Durante la conferenza stampa la Bellucchi ha sottolineato che le norme prevedono di creare:
- Un sistema nazionale di assistenza anziani, dove Comuni, Regioni e Stato collaborano sinergicamente;
- Un incremento delle strutture residenziali con personale professionale;
- Un sistema di assistenza domiciliare ad hoc grazie alle risorse del PNRR;
- Una semplificazione delle valutazioni richieste per definire l’invalidità;
Il decreto prevede molte misure per il benessere degli anziani, ma il capitolo più innovativo riguarda la Prestazione universale, per la quale è prevista una sperimentazione per due anni 2025-2026, un assegno di accompagnamento per le persone in difficoltà il cui importo potrà passare, a scelta dell’assistito, da euro 531 a 1380 mensili, oppure si potrà affiancare all’assegno base una serie di servizi assistenziali dello stesso valore. Le altre misure sono state presentate in modo meno dettagliato e vanno dalla promozione del turismo per chi ha più di 65 anni all’incentivo all’adozione di animali da compagnia, da corsi per l’alfabetizzazione digitale agli incentivi per il turismo lento.
