L’Italia sta affrontando una delle più significative trasformazioni demografiche della sua storia recente. Secondo un’indagine di Italia Longeva, presentata al Ministero della Salute nel corso della nona edizione degli ‘Stati Generali’ dell’assistenza a lungo termine Long Term Care Nine, entro i prossimi tre anni, il numero di persone over 90 raggiungerà il milione. Questo cambiamento demografico solleva importanti questioni riguardanti la gestione della salute e del benessere degli anziani.
“L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie a esso correlate – diabete, patologie cardiovascolari, demenze -, ci impongono di premere l’acceleratore per potenziare e rendere più omogenea l’assistenza sul territorio”, afferma Roberto Barnabei, presidente di Italia Longeva.
L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno che sta coinvolgendo molti Paesi sviluppati, ma in Italia assume caratteristiche particolarmente rilevanti. Si stima che tra vent’anni gli anziani fragili saranno circa 19 milioni, un terzo di questi saranno over 65 a rischio di isolamento sociale. Per questo motivo è necessario una riorganizzazione e un potenziamento dei servizi di assistenza, sia domiciliare che nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA). Negli ultimi anni, il numero degli over 65 che preferiscono le cure a casa è aumentato in modo significativo negli ultimi anni, così come è aumentato il numero di coloro che hanno ricevuto cure nelle RSA nell’ultimo anno, evidenziando l’importanza di potenziare queste strutture.
Con l’aumento degli over 90, cresce anche la domanda di servizi di assistenza domiciliare. Molti anziani preferiscono rimanere nelle proprie case il più a lungo possibile, circondati dai propri cari e dai propri ricordi. Tuttavia, l’assistenza domiciliare richiede risorse significative: personale qualificato, attrezzature adeguate e supporto costante.
Attualmente, i servizi di assistenza domiciliare in Italia sono spesso frammentati e insufficienti. Molte famiglie si trovano a dover gestire da sole la cura dei propri anziani, con pesanti ripercussioni sul loro equilibrio psicofisico ed economico. È necessario un investimento significativo per potenziare questi servizi, garantendo una copertura adeguata e un supporto continuo alle famiglie.
Le Residenze Sanitarie Assistenziali svolgono un ruolo cruciale nella gestione della popolazione anziana, offrendo assistenza a coloro che non possono più vivere autonomamente. Tuttavia, anche le RSA si trovano ad affrontare diverse sfide. La pandemia di COVID-19 ha messo in luce molte delle criticità di queste strutture, come la carenza di personale e la necessità di migliorare le condizioni igienico-sanitarie.
Per far fronte all’aumento della popolazione over 90, è indispensabile un potenziamento delle RSA. Ciò include non solo l’ampliamento delle strutture esistenti, ma anche l’adozione di nuovi modelli organizzativi e assistenziali, che mettano al centro la dignità e il benessere degli anziani. La formazione continua del personale, l’introduzione di tecnologie innovative e la promozione di attività sociali e ricreative sono elementi chiave per migliorare la qualità della vita nelle RSA.