Eileen Kramer, 100 anni, cammina lentamente e a volte si aiuta con un bastone, ma non ne vuole sapere di andare in pensione e di starsene tutta la giornata su di una poltrona a guardare la tv. E quando sale su di un palcoscenico per lei comincia tutta un’altra storia. Nei suoi movimenti c’è ancora la grazia e l’eleganza di un tempo.
Di sicuro Eileen è la danzatrice e coreografa ancora in attività più anziana d’Australia, ma quasi certamente del mondo intero. Gli anni che passano non la spaventano, alla sua età continua a ballare a Sydney e a apparire in video musicali.
Che sia ancora in grado di danzare è merito del Bodenwieser, lo stile lento che traduce i movimenti meccanici in danza vera e propria.
Eileen Kramer ha iniziato a danzare giovanissima, poco più che ventenne nel prestigioso Bodenwieser Ballet a Sydney, la prima compagnia di danza moderna australiana. Poi è andata in Francia e negli Usa. Ha iniziato una carriera da solista, si è concessa dei periodi di pausa per curare il compagno gravemente malato. Dopo 19 anni ha ricominciato a danzare e a 99 anni è tornata nel suo Paese d’origine.
Per il suo 100esimo compleanno, festeggiato a marzo, ha potuto esaudire un sogno che cullava da tempo: con le donazioni arrivate attraverso Internet, la signora Eileen ha infatti portato in scena il pezzo da lei coreografato, The Early Ones.
“Ho 100 anni, ma non m’importa – dice all’Afp – non posso avere 35 anni per tutta la vita”. Alcuni esercizi della danza classica come i pliés, la aiutano a mantenere l’elasticità, e lo racconta così: “Quando s’invecchia dal mio punto di vista ecco cosa cambia: ci si concentra più sull’espressività che sulla fisicità”. Il suo problema principale, ammette, è l’equilibrio, “perché ormai vedo solo con un occhio”.
Nella sua lunga carriera ha viaggiato per il mondo, ha danzato ovunque e vissuto diversi anni all’estero, solo da un anno è tornata in Australia. In un caffè di Parigi ha ascoltato le conversazioni filosofiche di Jean-Paul Sartre e ha posato come modella per diversi artisti famosi. “Una volta mentre ballavo a guardarmi c’erano Louis Armstrong e il suo gruppo – racconta – io ero da sola, provavo, stavo facendo il twist e non ci riuscivo e Armstrong me lo ha insegnato”.