Con l’inizio del Giubileo del 2025, Roma si è trasformata in un crocevia di pellegrini provenienti da ogni angolo del mondo. Tuttavia, oltre all’entusiasmo e alla spiritualità dell’evento, questo afflusso massiccio ha portato con sé un mix di virus che ha causato un’epidemia di influenza in città.
Secondo gli esperti, questo incremento è attribuibile a un mix di virus respiratori che i pellegrini hanno inconsapevolmente portato con sé. «La grande concentrazione di persone provenienti da paesi diversi favorisce la circolazione di virus influenzali, alcuni dei quali possono risultare nuovi per la popolazione locale», spiega il Prof. Marco Rinaldi, virologo presso l’Università di Roma. «Questi incontri virali sono inevitabili in eventi di portata globale come il Giubileo».
I sintomi principali
L’influenza in questione si manifesta con:
- Febbre alta: uno dei sintomi più comuni, spesso accompagnata da brividi.
- Tosse persistente: secca o produttiva, che può durare diversi giorni.
- Cefalea: un mal di testa intenso, spesso associato alla febbre.
- Dolori muscolari e stanchezza: sintomi secondari ma molto frequenti.
Un mix di virus inedito
Il Giubileo ha portato a un vero e proprio “scambio culturale” anche sul piano virale. Gli esperti sottolineano che la varietà di ceppi influenzali, provenienti da diversi continenti, sta mettendo alla prova il sistema immunitario di molti romani. Tuttavia, il fenomeno non è del tutto negativo: «Il contatto con nuovi virus può contribuire a rafforzare l’immunità collettiva nel lungo periodo», conclude Rinaldi.