Un team di ricercatori italiani ha recentemente fatto una scoperta rivoluzionaria nel campo della neurobiologia: uno spray nasale in grado di ringiovanire il cervello. Lo studio è stato condotto nelle Marche da un gruppo di ricercatori del Centro di Neurobiologia dell’Invecchiamento dell’IRCCS INRCA e del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università Politecnica delle Marche, sotto la guida del Prof. Fiorenzo Conti. La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Brain, Behavior and Immunity”, rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro l’invecchiamento cerebrale e apre nuove prospettive per il trattamento di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Lo Studio
Lo studio è partito dall’ipotesi di poter ringiovanire la microglia, una cellula che svolge un ruolo cruciale nella protezione immunitaria del cervello e nel mitigare gli effetti dell’invecchiamento. La ricerca nasce dall’idea di poter ringiovanire la microglia invecchiata mediante l’uso di vescicole extracellulari, piccole strutture prodotte dalle cellule per la comunicazione con altre cellule, prodotte da microglia coltivata in laboratorio. Le vescicole sono state “programmate” per avere un profilo antinfiammatorio e poi somministrate attraverso uno spray nasale.
I risultati sorprendenti
La somministrazione delle vescicole per via intranasale a topi adulti ha dimostrato non solo il ripristino della forma e della funzione delle cellule microgliali, con riduzione dell’infiammazione cerebrale, ma anche un aumento della plasticità neuronale e un apprendimento spaziale e della gestione dell’ansia.
“Questo studio apre nuove, inaspettate ed economiche prospettive traslazionali, che saranno sviluppate nei prossimi anni e che potrebbero portare ad un significativo arricchimento dell’armamentario terapeutico”, concludono i ricercatori.