Il morbo di Parkinson è una malattia cronica e progressiva che colpisce il sistema nervoso centrale, in particolare le aree del cervello responsabili del controllo e della coordinazione dei movimenti. I pazienti con questa malattia sperimentano una perdita di neuroni che producono dopamina, un’importante sostanza chimica del cervello chiamata neurotrasmettitore. La dopamina è fondamentale per la regolazione dei movimenti del corpo e per mantenere i movimenti fluidi e coordinati. Quando i livelli di dopamina diminuiscono, iniziano a comparire i sintomi caratteristici del Parkinson. Oltre ai sintomi fisici, la malattia può influenzare anche la capacità di pensare e lo stato d’animo.
Cause Probabili
Le cause esatte del morbo di Parkinson non sono completamente comprese, ma si ritiene che siano dovute a una combinazione di fattori genetici e ambientali:
- Fattori genetici: In alcuni casi, circa il 10-15%, il Parkinson è legato a mutazioni genetiche specifiche. Tuttavia, la maggior parte non è ereditata e non mostra una chiara causa genetica.
- Fattori ambientali: Esposizioni a lungo termine a sostanze tossiche, come pesticidi, erbicidi e solventi industriali, sono stati collegati a un aumento del rischio di sviluppare il Parkinson. Inoltre, lesioni alla testa e infezioni cerebrali possono aumentare il rischio.
- Invecchiamento: L’invecchiamento è il principale fattore di rischio per il Parkinson. La malattia è più comune nelle persone oltre i 60 anni, ma può manifestarsi anche nei giovani, sebbene più raramente.
Segni e Sintomi
Il morbo di Parkinson presenta una varietà di sintomi che si dividono in due categorie principali: motori e non motori.
Sintomi Motori
- Tremore a riposo: Uno dei sintomi più noti del Parkinson è il tremore, spesso visibile in una mano o un braccio quando sono a riposo. Questo tremore tende a diminuire con il movimento.
- Rigidità muscolare: I muscoli diventano rigidi e possono causare dolore o una diminuzione del range di movimento. Questo rende difficile compiere movimenti fluidi.
- Bradicinesia: Ovvero lentezza nei movimenti. Le persone affette da Parkinson possono avere difficoltà a iniziare movimenti, come alzarsi da una sedia, e possono apparire con un’espressione facciale immobile, detta “faccia a maschera”.
- Instabilità posturale: Le persone con Parkinson possono avere problemi di equilibrio e coordinazione, aumentando il rischio di cadute.
- Difficoltà di linguaggio: I pazienti possono parlare in modo monotono, con una voce bassa e rauca, e possono avere difficoltà a deglutire.
Sintomi Non Motori
- Disturbi del sonno: Insonnia, risvegli frequenti durante la notte e eccessiva sonnolenza diurna sono comuni.
- Problemi cognitivi: Alcune persone sviluppano difficoltà di memoria e attenzione, che possono evolvere in demenza nelle fasi avanzate.
- Sintomi psicologici: Depressione, ansia e mancanza di motivazione o apatia sono frequentemente riportati dai pazienti.
- Sintomi autonomici: Questi includono problemi come la pressione sanguigna bassa quando ci si alza (ipotensione ortostatica), costipazione, problemi sessuali e difficoltà nel regolare la temperatura corporea.
Trattamento
Anche se non esiste una cura definitiva per il morbo di Parkinson, ci sono molte opzioni di trattamento che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita delle persone affette:
- Farmacoterapia: I farmaci più comunemente usati per trattare il Parkinson aiutano ad aumentare i livelli di dopamina nel cervello o imitano l’azione della dopamina
- Terapie fisiche: La fisioterapia è utile per migliorare la mobilità, la forza e l’equilibrio. Esercizi regolari possono aiutare a mantenere la flessibilità e ridurre la rigidità muscolare.
- Logopedia: I logopedisti possono aiutare i pazienti a migliorare il linguaggio e la capacità di deglutire, utilizzando esercizi specifici e tecniche di comunicazione.
- Terapia occupazionale: Questa terapia aiuta le persone a mantenere la loro indipendenza nelle attività quotidiane attraverso l’adattamento dell’ambiente e l’uso di ausili.
- Stimolazione cerebrale profonda (DBS): Questa procedura chirurgica prevede l’impianto di elettrodi in specifiche aree del cervello per aiutare a modulare e controllare i sintomi motori. È utilizzata nei pazienti con sintomi che non rispondono bene ai farmaci.
Prognosi
Il morbo di Parkinson è una malattia che progredisce nel tempo. La velocità di progressione varia notevolmente tra gli individui. Anche se il Parkinson stesso non è fatale, le complicazioni della malattia, come le cadute, le infezioni respiratorie e le complicanze legate all’immobilità, possono ridurre l’aspettativa di vita.
Tuttavia, con un trattamento adeguato e un supporto multidisciplinare, molti pazienti possono mantenere una buona qualità della vita per molti anni. La ricerca continua a esplorare nuove terapie che potrebbero rallentare la progressione della malattia o alleviare i sintomi in modo più efficace.
Dott. Gianluca Leone (Fisioterapista)