Con il 7° congresso nazionale sui Centri Diurni Alzheimer (10 e 11 giugno, Auditorium di via Panconi), Pistoia si conferma una volta di più tra le città leader nella lotta alle malattie neurodegenerative che, con 1,2 milioni di casi, rappresentano ormai per l’Italia un’emergenza epocale sanitaria ed economica.
“Capitale della lotta all’Alzheimer? Non è solo un modo di dire”, ricorda il dottor Luca Iozzelli, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia che da sempre promuove e finanzia il congresso, “L’espressione fotografa infatti l’impegno che la Fondazione, grazie anche all’iniziativa e all’attento lavoro del professor Giulio Masotti, profonde in queste giornate di studio e nel sostegno ai Centri Diurni Alzheimer della nostra area. Da un lato il confronto tra i grandi specialisti, dall’altro strutture dove verificare l’efficacia delle varie terapie e dove i pazienti e le loro famiglie trovino valida assistenza e sollievo. Benché resti ancora molto da fare, di tutto ciò possiamo essere orgogliosi”.
Patrocinato, tra gli altri, dal Comune di Pistoia, dalla Asl Toscana Centro e dall’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer (Aima), il congresso è organizzato per la parte scientifica dall’Unità di Ricerca in Medicina dell’Invecchiamento dell’Università di Firenze, ed ha al vertice il professor Giulio Masotti, presidente onorario della Società italiana di Geriatria e Gerontologia, affiancato dai colleghi Carlo Adriano Biagini (Pistoia) e Alberto Cester (Dolo-Venezia), nonché da un comitato di specialisti di cui fanno parte il professor Enrico Mossello (coordinatore), Maria Chiara Cavallini, Mauro Di Bari, Niccolò Marchionni e David Simoni.
Anche i dati più recenti confermano la catastrofica entità del fenomeno demenze. Del solo Alzheimer l’ultima ricerca Aima – Censis stima ben 600 mila casi che ogni anno aumentano a ritmo crescente. In Toscana siamo a quota 84 mila, a Pistoia 7000. Tralasciando l’inferno di sofferenze e disagi che la malattia comporta, il bilancio economico è terrificante: 12 miliardi all’anno, di cui 8 a carico delle famiglie.
Secondo freschi studi epidemiologici e rilevazioni statistiche, in vari paesi europei e in Usa l’incidenza del rischio Alzheimer nelle nuove generazioni di anziani sembra diminuire sensibilmente. Non è chiaro se sia dovuto a maggiori attenzioni ai problemi cardiovascolari, a un più sano stile di vita e al loro più alto livello intellettuale. Sono fenomeni che evidenziano l’importanza della prevenzione. Gli stessi autori delle ricerche invitano però alla cautela spiegando che, se ci si ammala meno, nei prossimi decenni è comunque previsto un aumento dei casi del 400% a causa dell’invecchiamento della popolazione. E poiché dall’Alzheimer non si guarisce, senza strategie globali il sistema è destinato al collasso.
Questo è il messaggio che il 7° congresso sui Centri Diurni Alzheimer vuole lanciare al paese. “Sono allo studio vari tipi di vaccino”, dice il professor Masotti, “ma oggi possiamo contare solo su farmaci e terapie capaci di rallentare il decorso del male. C’è che l’ampiezza del fenomeno è ormai tale che non è più possibile fingere di non vedere. Sono cifre da stato d’emergenza, come per un’alluvione. Quindi il problema va aggredito con armi adeguate, grandi investimenti nella ricerca e nelle strutture di terapia e assistenza, oltre a garantire alle famiglie un conveniente supporto. Non possiamo continuare a lasciar soli la maggior parte dei malati. Dobbiamo tutelare la loro dignità”.
Il programma dei due giorni congressuali si apre con un intervento, tutto nel merito, del sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli (tema: La demenza, la città e la valanga epidemiologica). Aima presenterà poi in dettaglio i risultati della ricerca citata, mentre altri specialisti toccheranno vari aspetti del problema: La distanza tra esigenze delle famiglie e riposte dei servizi con Luciana Chiti (Pistoia); Presente e futuro dei servizi per la demenza con Nicola Vanacore (Istituto Superiore di Sanità).
Il congresso affronterà quindi una serie di argomenti legali ed economici (amministratore di sostegno, indennità di accompagnamento) e fornirà i risultati degli ultimi studi ed esperienze. Ecco alcuni titoli e relatori: Oblio e memoria delle cose con il filosofo Alessandro Pagnini, terapia della danza e della musica con gli psicologi Laura Neri, Guido Gori e Paolo Pizziolo, la sofferenza dei malati (professor Marco Trabucchi), le cause biologiche (professor Giancarlo Pepeu). In sostanza, i tanti aspetti del deficit cognitivo negli anziani. Venerdì, ore 16,50, è prevista un’intervista-omaggio con Pistoia TV alla centenaria imprenditrice pistoiese Bianca Neri Nannini.