La terza età è una fase ancora attiva della vita, ma la longevità richiede un’attenta “manutenzione” del nostro organismo in quanto c’è una probabilità più elevata che organi ed apparati manifestino problemi di “usura ed affaticamento” soprattutto a carico di ossa, muscoli ed articolazioni, fondamentali per il nostro movimento.
Ed in vista dell’estate, uno degli “interventi” più indicati è rappresentato senza dubbio dalla ripresa dell’attività fisica.
La sedentarietà infatti è un “vizio” pericoloso quanto il fumo per il nostro apparato cardio-vascolare e fra l’altro l’immobilità fa aumentare di peso, ci rende meno lucidi e reattivi, riduce le nostre “riserve di fiato” e rende più rigide le nostre articolazioni, riducendo ulteriormente la nostra voglia e la nostra capacità di movimento. Per questo, occorre spezzare questo circolo vizioso, grazie ad uno stile di vita più sano.
Con una dieta sana ed equilibrata, un peso nella norma, una forte volontà di agire, nulla è precluso: molti ultra settantenni sciano, corrono lungo gli argini o nei parchi, giocano a tennis o a golf. Per fare bene è estremamente importante che le articolazioni siano agili, flessibili, toniche e forti! «Questo risultato si ottiene con l’allenamento, con lo stile di vita, ma anche con l’impiego di integratori specifici studiati proprio per questo scopo: contrastare l’invecchiamento articolare re-integrando quelle componenti naturali cui la natura ha assegnato ruoli e compiti specifici nella complessa “meccanica” del movimento» dichiara il Dott. Alberto Martina, Medico nutrizionista e Docente Universitario presso l’Università di Bologna.
«”Mente sana in corpo sano” dicevano gli antichi Romani…ed avevano pienamente ragione –continua il Dott. Alberto Martina – il movimento riduce il rischio di fratture perché mantiene maggiormente la massa ossea, fa produrre “beta endorfine”, sostanze naturali che agiscono sul tono dell’umore contrastando malinconia e depressione, ci aiuta a controllare meglio il peso che grava talora in modo eccessivo sulle nostre ginocchia e le nostre anche, ci stimola un appetito più naturale e ci fa sentire più giovani, più sani, più attivi».
Ma quale attività fisica svolgere quando il crine è sempre più bianco e gli anni meno verdi? «Innanzitutto potremmo iniziare la mattina con 5-10 minuti di movimenti delle braccia di vario tipo intervallati da profonde inspirazioni ed espirazioni per “sciogliere” le nostre giunture a livello di collo, spalle, polsi e colonna vertebrale. Per coloro che hanno una cyclette in casa pedalare 20 minuti in scioltezza può servire a sciogliere le gambe e far lavorare a basso regime cuore e polmoni. Quando il tempo è bello è meglio uscire, preferibilmente la mattina quando fa meno caldo soprattutto in estate (meglio evitare le ore centrali fra le 11 e le 17) e camminare per 30-45 minuti a passo costante, magari facendo piccole soste e bevendo ogni tanto sorsi d’acqua o di spremute o di succhi di frutta. Altrettanto efficace è pedalare in bicicletta in pianura per 20-30 minuti anche 2 volte al giorno (mattina e pomeriggio). Camminate e pedalate dovrebbero ripetersi almeno 3 volte a settimana, allungando un po’ il percorso o accelerando quando stiamo meglio del solito. Il movimento in acqua è utilissimo e poco dispendioso perché il peso in acqua viene “scaricato” e possiamo muoverci con piccoli movimenti naturali e “dolci” sia delle braccia che delle gambe. Se poi vogliamo riposare basta girarci sul dorso e galleggiare per qualche minuto. Il nuoto a dorso o a stile libero scioglie le articolazioni. Occorre prestare attenzione al nuoto “a rana”: in caso di instabilità del ginocchio (da patologie o rottura dei legamenti) meglio evitare il classico movimento delle gambe che si deve compiere» continua il Dott. Alberto Martina.
Per contrastare l’invecchiamento articolare e favorire la mobilità delle articolazioni oggi è possibile ricorrere anche all’aiuto di integratori alimentari naturali a base di Glucosamina Solfato e Omega 3. In particolare la Glucosamina Solfato ha dato i migliori risultati nel trattamento delle patologie osteoarticolari e nella riduzione del dolore, mentre gli Omega3 sono ormai accertati come prodotti utili nel ridurre lo stato infiammatorio. Sulla base di tali sinergie sono stati sviluppati alcuni integratori alimentari attualmente in commercio e che migliorano la sintomatologia, riequilibrano la sintesi della cartilagine articolare e di conseguenza la loro funzionalità.
In via preventiva, invece, è possibile utilizzare integratori naturali a base di Acido ialuronico e Collagene di origine estrattiva, che fungono come vero e proprio supporto al metabolismo cartilagineo in grado di contrastare in maniera efficace i processi patologici delle grandi e piccole articolazioni, rallentando il processo degenerativo negli anziani.
Redazione Terzaeta.com