L’ Alzheimer è la forma di demenza più comune nella popolazione al di sopra dei 65 anni e comprende circa il 60% di tutti i casi di demenza. Non costituisce una normale conseguenza dell’invecchiamento, ma si sviluppa a causa di un processo patologico chiamato neurodegenerazione, che distrugge lentamente e progressivamente i neuroni. Questo provoca il deterioramento di tutte le funzioni cognitive, come la memoria, l’apprendimento, l’espressione di concetti, l’attenzione e il linguaggio, oltre alla perdita di autonomia.
Oltre a comportare dei deficit cognitivi, la malattia può causare disturbi di natura psicologica e comportamentale quali deliri, allucinazioni, depressione, apatia, agitazione, aggressività, vagabondaggio e affaccendamento.
L’alimentazione disordinata è frequente nei pazienti con demenza e può manifestarsi attraverso diversi cambiamenti nell’approccio alimentare. Questi possono includere modifiche nelle preferenze alimentari, abitudini alimentari irregolari, diminuzione dell’appetito e altro ancora. E’ importante distinguere tra cambiamenti alimentari legati all’invecchiamento e i disturbi alimentari specifici delle demenza per garantire una cura adeguata a coloro che ne sono affetti.
È fondamentale comprendere come i disturbi alimentari si manifestino in modo diverso nelle diverse forme di demenza. Ad esempio, nella malattia di Alzheimer, si osservano cambiamenti come la preferenza alimentare, l’appetito e le abitudini alimentari che tendono a peggiorare negli stadi moderati ma a diminuire negli stadi più gravi. D’altra parte, i comportamenti alimentari aberranti, come le abbuffate o la concentrazione ossessiva su alimenti specifici, possono essere indicatori clinicamente importanti per la diagnosi della demenza frontotemporale, la forma più comune di demenza a esordio precoce.
L’alimentazione, quindi, svolge un ruolo cruciale nella prevenzione e nel supporto delle persone affette da demenza. Per questo è importante:
- Seguire una dieta mediterranea: Questo tipo di alimentazione, ricca di antiossidanti e acidi grassi omega-3, può aiutare a prevenire le turbe cognitive leggere che spesso precedono l’Alzheimer.
- Avere un’alimentazione equilibrata: Variare gli alimenti contribuisce al benessere psico-neurologico e alle funzioni cognitive superiori.
- Limitare zuccheri e grassi: Questi componenti possono essere dannosi per il nostro organismo e la nostra mente.