Hai mai pensato che la grandezza dei tuoi polpacci potesse influire sulla tua longevità? Ebbene si, il polpaccio sarebbe il nuovo indicatore di buona salute, in grado di prevedere la mortalità negli over 80 a distanza di 10 anni. Sembra un’idea curiosa, ma alcuni studi recenti hanno mostrato un legame interessante tra la circonferenza del polpaccio e una vita più lunga. In pratica, i polpacci potrebbero raccontare molto della nostra salute generale.
Due recenti studi, uno pubblicato su Experimental Geontology e l’altro in corso di pubblicazione, hanno dimostrato che la perdita di massa muscolare legata all’invecchiamento, misurabile anche attraverso la circonferenza del polpaccio, influisce negativamente sulle capacità cognitive, sulle funzioni cardiovascolari e respiratorie, oltre a compromettere la risposta immunitaria.
“Da anziani, muscoli adeguati e tonici sono infatti un salvavita, perché riducono il rischio di cadute, disabilità, ricoveri, progressione di malattie croniche e si associano perciò anche a una minore probabilità di morte per qualsiasi causa. Avere un polpaccio piccolo dopo gli 80 anni si associa a un rischio di morte triplo; viceversa, se superiore a 35 cm negli uomini e 33 cm nelle donne, è indicativo di una buona massa muscolare complessiva e riduce del 70% il rischio di morte nei 10 anni successivi”, afferma Andrea Ungar, presidente Sigg e ordinario di Geriatria all’Università di Firenze.
Per misurare i polpacci è stato messo a punto un particolare ‘nastro’ misuratore, realizzato con il supporto di Abbott Nutrition, che in base all’età e al genere indica, a partire dai 40 anni, la soglia al di sotto della quale i muscoli sono troppo scarsi. Lo studio suggerisce che la misura della circonferenza del polpaccio potrebbe divenire una pratica clinica di routine per stabilire il rischio di mortalità negli anziani.
“A partire dai 45 anni si verifica una perdita della forza muscolare pari all’8% ogni 10 anni, che può attestarsi al 60% superati i 75 anni. Un ritmo di depauperamento del patrimonio muscolare – continua – che è possibile arginare grazie a un corretto e costante esercizio fisico e a una adeguata alimentazione. Avere una ridotta massa muscolare è un fattore di rischio noto per numerose complicanze con conseguenze negative sulle capacità cognitive, sulla funzione cardiovascolare e respiratoria e su una corretta risposta immunitaria. I dati, infatti, sottolineano che muscoli poco sviluppati, nell’anziano, possono essere un indicatore di mortalità migliore di altre misure corporee, come ad esempio la circonferenza del girovita o del braccio medio-alto, usate attualmente come riferimento nella pratica medica”.
Ovviamente, avere polpacci grandi non significa automaticamente essere in perfetta salute. Tuttavia, è un indicatore positivo, che spesso riflette uno stile di vita attivo. Al contrario, polpacci molto sottili possono essere un campanello d’allarme, soprattutto negli anziani, per una possibile perdita di massa muscolare o una nutrizione inadeguata.