Buone notizie arrivano dalla regione più anziana d’Italia: il Piemonte con i suoi 400mila over70 si presenta come la regione più all’avanguardia nell’ambito medico per la cura della demenza senile.
Sintomi quali ansia, perdita di memoria – specialmente quella a breve termine – incapacità di pianificare le attività quotidiane, difficoltà di concentrazione, di comprensione o di espressione possono manifestarsi con l’avanzare dell’età o possono essere le prime avvisaglie della demenza. A Torino, la specialità di Neuropsicogeriatria della Clinica Santa Caterina da Siena è attivo con un percorso di prevenzione, diagnosi e cura focalizzato sulle patologie del sistema nervoso in età geriatrica.
Una fase di screening iniziale è fondamentale per indagare lo stato di salute del paziente; 3 sono i passaggi fra loro correlati: esami ematochimici, visita specialistica con il Neurologo e conseguente valutazione neuropsicologica della durata di 90 minuti. Quest’ultima prevede la somministrazione di un test specifico il cui obiettivo è indagare le funzioni cognitive della persona (memoria, linguaggio, attenzione, capacità d’orientamento spazio-temporale) nonché i disturbi legati ad ansia, depressione e comportamento. Dopo due settimane, viene programmato un secondo incontro durante il quale si considerano gli esiti dei test effettuati. Se la prima parte dell’indagine risulta nella norma non si procede ad altri accertamenti; in presenza invece di alterazioni e anomalie, l’iter diagnostico conterrà approfondimenti personalizzati.
Alla Clinica Santa Caterina da Siena “abbiamo pensato a un percorso articolato su più step, – spiega il dottor Mastropietro, specialista in Neuropsicogeriatria presso la Clinica di Torino – con il supporto di un’equipe multidisciplinare. Geriatria, per la valutazione del paziente nelle sue funzionalità generali, Endocrinologia, per l’analisi delle malattie a carico della tiroide, Cardiologia, per ricercare le spie di un inadeguato flusso sanguigno. Nel percorso di Neuropsicogeriatria, questi approfondimenti permettono l’individuazione di una cura o di un affiancamento per determinare un intervento di tipo farmacologico, prescritto dal neurologo, dallo psichiatra o dal geriatra, o una riabilitazione cognitiva grazie a cicli d’incontri e colloqui con un neuropsicologo”.
Ricerca, tecnologia e innovazione sono requisiti importanti per erogare prestazioni eccellenti, puntando sulla diagnostica di ultima generazione. Per questo le tecnologie a supporto della specialità di Neuropsicogeriatria includono una TAC a 128 slices in grado di fornire immagini ad alta precisione riducendo la durata dell’esame. Uno strumento fondamentale per visualizzare lo stato d’invecchiamento del cervello dal punto di vista anatomico e verificare lesioni a carattere vascolare. Infine, tramite questo esame è possibile individuare le aree di atrofia cerebrale che solitamente riguardano la regione fronto-temporo-parietale dell’encefalo.