Quando l’assistenza di amici e parenti non è più sufficiente, arriva il momento in cui dobbiamo prendere in considerazione l’idea di inserire il nostro caro in una struttura adeguata alle sue esigenze. Al giorno d’oggi le soluzioni per prestare assistenza agli anziani sono molteplici e capire quale faccia al nostro caso non è semplice, così come non lo è orientarsi tra le diverse opzioni esistenti. Tutti noi abbiamo sentito parlare di Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), di Cohousing, di Case di Riposo, ma comprendere quale sia quella adatta alle nostre esigenze e, in particolare, alle esigenze del nostro caro non è sempre così facile.
Andiamo a vedere nello specifico le diverse tipologie di strutture e a chi sono rivolte.
Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA)
Le Residenze Sanitarie Assistenziali o RSA sono un’importante risorsa per le persone anziane non autosufficienti. Sono delle strutture non ospedaliere, a impronta sanitaria, dirette a fornire ai propri ospiti accoglienza e terapie a carattere sanitario. Questo poiché le persone bisognose di ricovero presso una RSA sono affette da patologie di una certa rilevanza, come malattie fisiche, psichiche, degenerative, per le quali l’assistenza domiciliare non basta più. Patologie che richiedono una continua assistenza professionale, sia temporanea, sia per lunghi periodi, con l’ausilio di personale sanitario adeguatamente preparato. Le RSA, per questi motivi, ospitano per un periodo variabile, che può andare da poche settimane al tempo indeterminato, persone non autosufficienti che hanno bisogno di specifica assistenza sanitaria, infermieristica e riabilitativa. Pertanto, una delle caratteristiche fondamentali delle RSA è la presenza costante di infermieri qualificati e di medici, oltre al personale specificamente formato per garantire lo svolgimento delle attività quotidiane come i pasti o l’igiene personale. Non solo assistenza sanitaria, nelle RSA quotidianamente sono previste attività ricreative da parte degli animatori per stimolare e mantenere attivi l’intelletto e la creatività degli ospiti.
Cohousing
Le Cohousing già da tempo sono un modello abitativo molto diffuso nel Nord Europa e in America e solo negli ultimi anni sta prendendo piede anche in Italia. Le cohousing sono alloggi rivolti ad anziani autosufficienti che non hanno voglia di stare da soli e per questo decidono di convivere con altri anziani aiutandosi a vicenda; esse, infatti, nascono proprio dalla necessità di evitare l’isolamento tra gli anziani. All’interno delle cohouse, ciascun inquilino ha diritto a una camera privata, che può essere singola o doppia, e a numerosi spazi comuni da condividere con gli altri ospiti, come la cucina, la palestra, la stanza relax, la lavanderia. Le cohousing rappresentano il giusto equilibrio tra autonomia e socialità, poiché i residenti sono liberi di gestire il proprio tempo tra spazi privati e spazi comuni. Il Cohousing, come abbiamo già detto, è una soluzione consigliata agli anziani autosufficienti che hanno bisogno di socialità. I residenti all’interno delle cohousing possono contare su serate di animazione, sull’accompagnamento al cinema, al ristorante al teatro. Inoltre, per gli ospiti bisognosi è prevista un’assistenza sanitaria basilare.
Case di Riposo
Le case di riposo analogamente alle cohousing sono delle strutture destinate ad accogliere anziani autosufficienti che non possono o non vogliono più vivere da soli ma preferiscono abitare con coetanei che si trovano nella medesima condizione. A differenza delle cohousing, nelle case di riposo vengono garantite assistenza infermieristica e socio-sanitaria, così come l’eventuale somministrazione di farmaci. Il personale medico, essendo gli ospiti autosufficienti, o parzialmente autosufficienti, non è presente costantemente in struttura. Nelle case di riposo, inoltre, giornalmente vengono organizzate attività creative e ludiche e sono messe a disposizione delle aree comuni in cui gli anziani possono trascorrere del tempo in compagnia o ricevere visite.
Redazione Terzaeta.com
